Il brindisino Amerigo Verardi, musicista, cantautore e produttore artistico, ha alle spalle una carriera che quest’anno – in concomitanza con la pubblicazione del doppio album “Hippie dixit” e del suo primo libro “Scherzi. Improvvisi. Notturni.” – festeggia il trentennale. Carriera artistica inaugurata a soli vent’anni come leader degli Allison Run (alfieri della neo-psichedelia, apprezzati perfino in Inghilterra grazie al LP “God was completely deaf” unanimemente considerato un capolavoro pop-rock) e dei Betty’s Blues (l’EP omonimo fu definito dal giornalista Peter Sarram uno dei migliori esordi mai registrati), e poi dei Lula (l’album “Da dentro” è stato inserito fra i migliori 100 album rock italiani di sempre, mentre Franco Battiato loda apertamente in una sua intervista su “Musica-Repubblica” la cover di “Cafè de la paix” resa dai Lula), proseguita con i suoi due album da solista “Morgan” (miglior album italiano dell’anno per la giornalista Daniela Amenta) e “Cremlino e coca” (un vinile molto amato dai fans e ricercatissimo dai collezionisti), poi con l’eccellente album “Nessuno è innocente” sotto lo pseudonimo Lotus (il brano “Io sono il re” entra nella top 40 dei singoli, mentre i brani “Nessuno è innocente” e “Ricchi e poveri” sono co-firmati rispettivamente da Verardi e Francesco Bianconi e da Verardi e Federico Fiumani), ed infine con l’ultimo progetto in coppia con Marco Ancona con cui dà vita a due album, “Bootleg-Oliando la macchina” (vince il premio MEI-PIMI come migliore autoproduzione dell’anno) e “Il diavolo sta nei dettagli” (anticipato dal singolo e videoclip di “Stanco stufo stupido e da solo”, l’album viene definito “geniale” dal giornalista Roberto Calabrò del gruppo Espresso-Repubblica). Dal 1986 al 2016 ha vinto diversi premi nell’ambito della musica indipendente (tra cui il premio MEI come miglior produttore artistico) e ha collaborato con alcuni dei nomi fondamentali dell’ala più alternativa (ma non solo) della scena rock nazionale come Manuel Agnelli, Carmen Consoli, Baustelle (è produttore artistico dei primi due splendidi album della band toscana), Federico Fiumani, Virginiana Miller, Dente, etc. Da ricordare anche la collaborazione con Natalie Merchant nel brano “Camden Town” scritto da Verardi per i Lula. Considerato fin dai suoi esordi tra i nostri autori di canzoni più talentuosi ed originali, la rivista specializzata “Mucchio Extra” lo ha inserito, unico in Italia, in una speciale classifica tra i principali esponenti del pop “deviato”, al fianco di artisti del calibro di Syd Barret e Julian Cope. E oggi, con “Hippie dixit”, si conferma definitivamente tra i musicisti “alternativi” più brillanti ed importanti degli ultimi trent’anni.